Gino Strada

Emergency

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  1. Medea-chan
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    Salve!

    Chiedo scusa per la mia prolungata assenza, ma purtroppo mi capita di rado di aver sufficiente tempo per scrivere. Spero di riuscire a ricavarmi più tempo per coltivare questa sezione :*4*:

    Ma bando alle ciance e iniziamo! :*17*:

    L'autore di oggi è Gino Strada. Uno scrittore che non è scrittore, in realtà è un medico e per chi non lo sapesse (anche se spero siate pochi) è anche fondatore di Emergency, una delle associazioni umanitarie italiane più influenti per la cura e riabilitazione delle vittime della guerra. Ha scritto tre libri: Pappagalli Verdi, che tratta delle mine antiuomo; Buskashi ed infine Zona Rossa con la collaborazione di Roberto Satolli e la testimonianza di Fabrizio Pulvirenti (medico volontario di Emergency in Sierra Leone e rimasto infettato da Ebola).
    Mi sto dedicando alla lettura di Zona Rossa, si sta rivelando un libro ricco di informazioni e soprattutto carico di emozioni. Gino Strada è riuscito a farmi emozionare e a farmi capire cosa provassero loro e gli ammalati in Sierra Leone, dandomi anche più informazioni possibili su Ebola e tutte le spiegazioni del caso (come si è propagata, chi è stato il primo caso di ebola..). In questo libro sono raccolte tutte le informazioni e tutte le vicende che la stampa internazionale ha ignorato, anzi in parte ignorato. Sono rimasta delusa dalle testate giornalistiche che all'inizio ci bombardavano di notizie (molte inutili) e poi sono scomparsi. Ebola non faceva più notizia, ma come è possibile che un virus così distruttivo non faccia più notizia? :"rabb": Mistero.. Si è ricominciato a parlare di nuovo di Ebola solo quando Fabrizio Pulvirenti è rimasto infettato ed è stato trasferito a Roma e successivamente quando è rimasto colpito l'infermiere di Emergency, Stefano Marongiu.
    Questo libro mi sta dando tanti spunti di riflessione, mi sta dando la possibilità di confrontarmi con qualcosa che non ho vissuto in prima persona.
    Detto ciò vi consiglio vivamente di leggerlo come gli altri due (prossimamente leggerò Pappagalli Verdi, di cui ho solamente sentito parlare), così da potervi non solo informare, ma anche per poter riflettere.

    Non solo solita fare pubblicità per qualcuno, ma vi consiglio di andare a vedere il lavoro di Emergency (www.emergency.it/index.html) e se vi è possibile sostenerli donando (5x1000 o donazione). Tutte le informazioni le trovate sul sito.
    Vi metto anche quello di Medici Senza Frontiere (www.medicisenzafrontiere.it).


    Come solito, vi lascio qualche frase del libro Zona Rossa:

    -Quale è la somma giusta per un lavoro che potrebbe mettere a rischio la tua vita?

    -Quando Sheik Umar Khan era rimasto a Kenema l'unico medico a prendersi cura di ottanta malati, sua sorella lo pregò di risparmiarsi. Lui rispose: " Se io rifiuto di curarli, chi si prenderà cura di me?" La domanda non è pragmatica, è etica. Nessuno vuol fare l'eroe o il santo, ma possiamo e dobbiamo tentare, con tutte le nostre forze, di fare i medici.

    -"C'è una cosa che mi dispiace più di tutte" dice Fabrizio, a un certo punto di questa sarabanda.
    "Una sola?"
    "Che per nessuno di loro è stato fatto tutto questo"
    Loro, i malati africani. Loro, i malati non occidentali.

    -Si può, si deve, curare tutti nello stesso modo. Questa è la storia di chi ci ha provato.
     
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    Mi sembra molto interessante... Grazie per queste informazioni!!!
     
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  3. Medea-chan
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    :*smack*: :*smack*:
     
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2 replies since 25/8/2015, 11:52   31 views
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